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Karate

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KARATE – Interstile con maggiore presenza di scuole Shotokan e fudokan

CENNI STORICI

Il karate (空手? lett. “mano vuota”) è un’arte marziale nata in Giappone, nelle isole Okinawa. Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni chiamati te (手? lett. “mano”) e dal kenpō cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l’ausilio di armi, anche se la pratica del Kobudo di Okinawa, che prevede l’uso delle armi tradizionali (BoTonfaSaiNunchakuKama), è strettamente collegata alla pratica del karate. Attualmente viene praticato in versione sportiva (privato della sua componente marziale e finalizzato ai risultati competitivi tipici dell’agonismo occidentale) e in versione arte marziale tradizionale per difesa personale. Nel passato era studiato e praticato solo da uomini, ma col passare dei secoli anche le donne si sono avvicinate a questa disciplina.

Il karate fu sviluppato nel Regno delle Ryūkyū prima della sua annessione al Giappone nel XIX secolo. Fu portato sulle isole giapponesi durante il periodo degli scambi culturali fra i nipponici e gli abitanti delle Ryukyu. Nel 1922 il Ministero dell’Educazione Giapponese invitò Gichin Funakoshi a Tokyo per una dimostrazione di karate: la National Athletic Exhibition. Nel 1924 l’Università Keio istituì in Giappone il primo club universitario di karate, e nel 1932 tutte le maggiori università avevano i loro club.[5] In un’epoca di crescente militarismo giapponese,[6] il nome fu modificato da mano cinese (唐手?) tong te a mano vuota (空手?) kara te, sia a indicare che i nipponici svilupparono una forma di combattimento originale, sia a indicare che si trattava di un metodo di combattimento a mani nude.[7] Dopo la seconda guerra mondiale Okinawa divenne un importante sito militare statunitense, e il karate divenne popolare tra i soldati stanziati sulle isole.

STILI

Inizialmente esistevano due scuole, Shorei e Shorin, le quali tecniche erano diverse tra loro. In generale possiamo dire che nello Shorei-ryu si dà maggiore enfasi alle tecniche delle braccia, alla respirazione e all’uso della forza, troviamo posizioni più corte e movimenti decisamente più circolari dello Shōrin-ryū, dove le posizioni sono più ampie e basse, le tecniche più agili e veloci e potenti e si usano più le gambe degli arti superiori[senza fonte]. Shorei e Shorin erano le due principali scuole che poi però si differenzieranno tra le tre città principali di Okinawa: TomariNaha e Shuri.

Alla fine del diciannovesimo secolo i nomi e gli stili si modificarono ancora e lo Shorin Ryu divenne il Shuri-te e il Tomari-te, mentre lo Shorei-ryu divenne il Naha-te. Il Naha-te, ideato da Kanryo Higaonna diede vita ad alcuni stili di karate, il cui principale è il Gōjū-ryū, la cosiddetta “scuola dura e morbida” sviluppata dal maestro Chojun Myiagi.

Lo Shuri-te e il Tomari-te si fusero insieme e diedero vita ad alcuni stili come il Wado-Ryu e lo Shotokan-ryu. Pertanto si può dire che esistono l’Area Shorin (poiché dallo Shorin-ryu nacquero lo Shuri-te e il Tomari-te) e l’Area Shorei (visto che dallo Shorei-ryu nacque il Naha-te)[senza fonte].

A Okinawa esiste una tradizione dove entrambi gli approcci Shorin e Shorei sono mescolati in uno stile unico, la cui maggiore scuola è quella di Kenwa Mabuni che insegna lo Shitō-ryū, anche se l’influenza maggiore di questo stile deriva dall’area shorei.

I principali stili del karate sono:

  • Tokitsu Ryu – sintesi di diverse scuole cinesi e giapponesi, è un metodo fondato sull’integrazione di respirazione, energia e azione. Sviluppato in oltre 30 anni di studio e ricerca dal M° Kenji Tokltsu, il metodo fa proprio il concetto, profondamente radicato nella cultura orientale, che corpo e spirito formino un’unità indissolubile. II Tokitsu-Ryu è anche uno stile di combattimento a mano nuda che fa dell’efficacia il suo obiettivo più alto. Efficacia immediata, che trova la sua espressione nelle tecniche dl combattimento. Efficacia a lungo periodo, che significa preservare e incrementare la salute e il benessere col passare degli anni.

  • Shōrei ryū, non è propriamente uno stile di karate. È un’antica scuola di karate, che si è evoluta nel Naha-te, dal quale poi sono nati lo stile Gōjū-ryū e lo stile Uechi-ryū. Ebbe anche una leggera influenza sullo Shitō-ryū. Lo Shorei-ryu non è più praticato.

  • Shōrin-ryū, come lo Shorey ryu, non è propriamente uno stile di karate. È un’antica scuola che si è evoluta nello Shuri-te, che in seguito è stato combinato con il Tomari-te (che era quasi del tutto simile allo shuri-te dal quale derivava) e si sono originati gli stili di karate ShotokanWado-ryu e Shitō-ryū (quest’ultimo ebbe anche una piccola influenza dello Shōrei ryū). Anche se non è propriamente uno stile di karate, esiste ancora qualcuno che lo pratica tutt’oggi, ma esso è diviso in numerosissime branche.

  • Shotokan, lo stile moderno più diffuso, fondato da Gichin Funakoshi (con significativi contributi tecnici del figlio Yoshitaka) intorno agli anni quaranta. Pur praticato in numerose varianti e da numerose scuole, con impostazioni tecniche piuttosto variegate, si caratterizza comunque per le posizioni tendenzialmente basse, stabili e forti (e quindi per una maggiore staticità rispetto ad altri stili). Prevede competizioni sia di Kata sia di Kumite, queste normalmente con protezioni piuttosto limitate. Il nome significa casa (kan) di Shoto (brezza nella pineta) pseudonimo con cui Funakoshi firmava i suoi componimenti poetici in stile cinese, secondo la tradizione colta dell’epoca.

  • Shitō-ryū, stile moderno fondato dal maestro Kenwa Mabuni nel 1931. Egli incominciò a studiare il karatedo all’età di 13 anni dal maestro Anko Itosu; all’età di 20 anni incominciò lo studio del Naha-Te con il maestro HigaonnaKenwa Mabuni in seguito si unì alle forze di polizia e questo gli permise di viaggiare per tutta l’isola di Okinawa così da imparare nuove arti marziali classiche dell’isola. Si trasferì a Osaka nel 1929 dove aprì una propria palestra, decidendo in breve di insegnare la sua versione del karate-do. Mabuni incentrò il suo nuovo metodo di insegnamento su quanto appreso dai suoi due maestri più importanti: il maestro Kanryu Higashinna di Naha e Anko Itosu di Shuri; chiamò questo nuovo stile del karate Shito Ryu dandogli le iniziali dei loro nomi, Higaonna e Itosu o, più semplicemente, scuola di Itosu e Higaonna. Lo Shito Ryu è lo stile con il maggior numero di Kata.

  • Zendokai, è uno stile di karate moderno che utilizza tecniche di striking, grappling e proiezioni e leve. Lo zendokai è uno stile di karate a contatto pieno che utilizza il casco con una protezioni completa o in altri casi un casco senza visiera.

  • Wado-ryu, stile moderno che si basa sugli insegnamenti del maestro Hironori Ōtsuka, il quale fuse lo Shindo Yoshin Ryu JuJitsu con il karate di Okinawa e introdusse il moderno concetto di Kumite. Wado Ryu letteralmente significa: “La scuola della Via della Pace”. Le posizioni sono molto alte e morbide, e si pone l’accento sulla velocità e la fluidità sia dei colpi sia del corpo. Il Wado Ryu, a un contrasto cruento, preferisce utilizzare schivate e taisabaki per controllare e accompagnare il colpo dell’avversario così da sbilanciarlo e lasciarlo scoperto a una serie di contrattacchi rapidi e dirompenti. La sua caratteristica principale è inoltre il vasto bagaglio di Jujitsu per cui a tecniche di percussione si accompagnano proiezioni, leve articolari, strangolamenti e sbilanciamenti. Predilige una distanza medio-corta.

  • Gōjū-ryū, stile antico tutt’oggi praticato a Okinawa, tende a non discostarsi dallo stile codificato in origine. Nasce dal Naha-te, il cui primo Maestro fu Kanrio Higahonna che visse per moltissimo tempo nel Fukien in Cina. A raccogliere l’eredità di Higaonna e fondare lo stile Goju-ryu fu il maestro Chojun Myagi. Lo stile punta alla fusione di tecniche “dure” e di tecniche “morbide”.

  • Uechi-ryū, (上地流 Uechi-ryū?) (“stile di Uechi“) è il nome attribuito a una disciplina marziale di origine cinese che fu introdotta a Okinawa da Kanbun Uechi, un Okinawense che la apprese in Cina, a Fuzhou nella provincia di Fukien[11].

  • Sankūkai, o Sankudò, stile moderno che si basa sulla leggerezza e l’accuratezza della tecnica ma anche sulla potenza dei colpi. Fu fondato da Yoshinao Nanbu, che lo ha poi lasciato nel 1978, in modo da poterlo evolvere (per scelta del maestro Nanbu in persona), nell’arte marziale Nanbudo, che a tutt’oggi viene praticata e migliorata da lui stesso.

  • Nanbudo: deriva dal Sankukai; nel 1974, all’età di 31 anni, il M° Nanbu decise di abbandonare temporaneamente il mondo del karate per ritirarsi nella località di Cap d’Ail. Fu proprio in questo luogo, in quattro anni di riflessione, in cui si rese conto che il Karate Sankukai era solo una tappa del suo viaggio e che era necessaria un’evoluzione nel suo stile. Decise quindi di abbandonare quest’ultimo e di far nascere, nel 1978, il Nanbudo, l’arte marziale (non più definibile, dallo stesso M° Nanbu “karate”) che tutt’oggi il maestro segue e continua a migliorare tramite seminari in tutto il mondo.

  • Seido Juku, Tadashi Nakamura è il fondatore e presidente della World Seido Karate Organization. Karateka di fama mondiale, Nakamura è cintura nera nono Dan con cinquant’anni di esperienza nella pratica e nell’insegnamento delle arti marziali. Esperto nell’uso delle armi orientali, Nakamura ha dato numerose lezioni, e dimostrazioni in molti paesi in giro per il mondo. Il Gran Maestro Nakamura incominciò i suoi studi di karate nel 1953 all’età di undici anni. Le sue prime esperienze furono nello stile Goju, con gli insegnamenti del Maestro Kei Miyagi, figlio del fondatore di questo stile. Nel 1956, Nakamura incominciò a studiare con Masutatsu Oyama, fondatore del KyokushinKarate, nel 1959 conseguì il grado di Shodan, in quel tempo fu il più giovane studente di Kyokushin del Giappone a prendere la cintura nera. Nel 1961, all’età di diciannove anni, Nakamura esordì nel panorama dei tornei, con un primo posto al campionato nazionale studentesco di karate. L’anno seguente, Nakamura divenne eroe nazionale per aver battuto con un K.O. un campione tailandese di kickboxing in un incontro che avrebbe dovuto determinare, quale nazione detenesse l’arte marziale più forte. Durante la sua carriera sportiva, Nakamura vinse molti altri tornei. In questo periodo, Nakamura incominciò a insegnare il karate anche agli altri. Servì come capo istruttore a Camp-Zama, una base americana vicino a Tokyo, dal 1961 al 1965 e allenò la squadra di karate del Toho Medical University per tre anni. Mentre conseguiva il suo settimo dan di Kyokushin Karate, Nakamura serviva anche come capo istruttore nella sede centrale di Tokyo del Kyokushin Karate. Nel 1966, Nakamura fu scelto direttamente da Masutatsu Oyama per portare il vero spirito del Kaicho Karate in America. Quell’anno Nakamura partì per New York dove incominciò a insegnare Kyokushin Karate, in un piccolo Dojo di Brooklyn. Nel 1971, Nakamura fondò il quartier generale del Kyokushin Karate, nel Nord America. Servì come capo del Kyokushin Karate, per l’America, per un decennio, allenando e formando molti abili studenti in quel periodo. Nel 1976, Nakamura rispettosamente si scisse dal Kyokushin Karate. Quello stesso anno, fondò la World Seido Karate Organization, che rifletteva le sue convinzione sul vero significato del karate. Nakamura creò il Seido che in giapponese significa “via sincera”, per creare individui completi, atti a migliorare sé stessi e la società che gli circonda, con i principi di amore, rispetto e ubbidienza.

  • Kyokushinkai, stile moderno fondato dal maestro Masutatsu Oyama che, dopo aver praticato lo Shotokan sotto la guida di Gichin Funakoshi e il Goju-ryu, ha creato questo stile basato sul Kumite full contact. Incorpora alcuni Kata dello Shotokan e altri tradizionali. Lo stile necessita di una notevole preparazione fisica per poter essere praticato a causa anche dei combattimenti a contatto pieno. Le competizioni si svolgono senza protezioni.

  • Ashihara, fondato da Hideyuki Ashihara nel 1980, ex praticante e istruttore di Kyokushinkai. Si basa sul concetto di Sabaki. Prevede combattimenti a contatto pieno e dei kata alquanto diversi da quelli del Kyokushinkai. È presente in molti paesi del mondo.

  • Enshin, fondato nel 1988 da Joko Ninomiya, allievo di Ashihara. Dopo aver insegnato Kyokushinkai per qualche anno, e aver seguito il maestro Ashihara, aiutandolo nella divulgazione dell’Ashihara Karate, nel 1988 decide di portare avanti il suo stile: l’Enshin. Il karate Enshin, basato sempre sul concetto di Sabaki, è caratterizzato da combattimenti a contatto pieno. I kata, come nell’Ashihara, si discostano molto da quelli del Kyokusinkai. Ogni anno si disputa il Sabaki Challenge, torneo al quale prendono parte combattenti di ogni stile e federazione.

  • Shidokan, fondato da Yoshiji Soeno, il karate Shidokan, come avviene per quasi tutti gli altri stili a contatto pieno, deriva dal Kyokushinkai e prevede lo studio dei kata. È un metodo di combattimento che utilizza, fra le altre cose, le tecniche di pugilato, le ginocchiate e le gomitate tipiche della Muay Thai, il grapplin e la lotta a terra.

  • Seidokaikan, fondato da Kazuyoshi Ishii nel 1980, è uno stile a contatto pieno che deriva dal Kyokushinkai.

  • Ten Ryu Kai, è uno stile di karate a contatto che deriva dallo Shidokan.

  • Shinseikai, fondato da Minoru Tanaka, deriva dal Seidokaikan. Tra le altre cose prevede anche allenamenti di Karate Gloves (Karate con i guantoni), per offrire ai praticanti la possibilità di cimentarsi in combattimenti interstile. Lo Shinseikai (Shin = verità, Sei = giusto, Kai = associazione, quindi Associazione della giusta verità) ha come particolarità, diversamente dalle altre organizzazioni, un sistema molto aperto dove la gerarchia dei capo scuola internazionali è messa sullo stesso piano, non ci sono privilegiati né pedine, siamo tutti sullo stesso livello.

  • Koryu Uchinadi, il Koryu Uchinadi Kenpo-jutsu (古流沖縄手拳法術) è la sistematizzazione didattica moderna delle discipline di combattimento storiche di Okinawa operata da Patrick McCarthy, Hanshi 8º dan. Si tratta di un’arte non agonistica interamente finalizzata all’autodifesa reale contro atti abituali di violenza fisica attraverso un metodo di apprendimento/insegnamento coesivo e coerente.

    • Kuma-Ryu, Kuma-Ryu (o stile dell’orso) è uno stile di karate originario di Okinawa che utilizza posizioni erette, veloci chiusure dello spazio e tecniche di combattimento sulla corta distanza. Ufficialmente conosciuto come: Kuma-Ryu Karate-Jutsu, questo stile presenta joint locks, tecniche di controllo e immobilizzazione e attacchi sul meridiano (o “punti di pressione”). Sono utilizzati i calci alti nel Kuma-Ryu e gli stessi possono anche essere diretti in determinate aree e sulle gambe. Le tecniche sono ampiamente basate su quelle che si trovano nei classici kata o “forme” di Okinawa.

  • Washin-Ryu, Washin-Ryu (和真流), significa “Armonia con verità”, ed è uno stile di karate portato negli Stati Uniti da Hidy Ochiai. La sua sede centrale si trova a Vestal, appena fuori di Binghamton. Ci sono comunque molte diramazioni negli Stati Uniti nordorientali. Con 13 ramificazioni a New York, 2 delle quali in Connecticut e in Pennsylvania e una nell’Ohio e in Massachusetts, il Washin-Ryu ha molto seguito. Nonostante si dica che alcune arti marziali si concentrino sui calci e i pugni, Hidy Ochiai è famoso per sostenere che il Washin-Ryu è “al 100% mente, corpo, e spirito”. Le lezioni di Washin-Ryu includono la pratica dei kata, l’autodifesa, il combattimento e la pratica con l’uso delle armi. La sequenza delle cinture è: bianca, gialla, arancione, verde, blu, marrone, nera (1° a 10°).

  • Shorei-Kan, sottostile del Gōjū-ryū, ideato da Seikichi Toguchi.

  • Chitō-ryū, stile fondato da Tsuyoshi Chitose.

  • Kansuiryu, stile fondato da Yukio Mizutani e Kanji Inoki nel 1979.

  • Fudokan, stile fondato da Ilija Jorga nel 1980.

  • Isshin-ryū, stile fondato da Tatsuo Shimabuku.

  • Sanshinkai, uno stile di karate nato dallo Isshin-ryū e dalla combinazione con judojujitsu, e Taekwondo.

  • Daido Juku, è un’arte marziale mista fondata da Azuma Takashi nel 1981. Si basa sul concetto di un combattimento realistico che però garantisca la sicurezza con il suo tipico caschetto.

  • Shieijyuku, fondato da Etsuzan Kimura, discendente della casata dei samurai Kimura. Combina le tecniche del Kyokushin con le antiche forme da combattimento dei samurai.

Nel karate si sono formati molti altri stili, e talvolta all’interno di un Paese, ci sono dei maestri che si ritengono creatori di stili che non sono altro che copie di stili antichi o, comunque, già preesistenti. La World Karate Federation, che è l’unica organizzazione mondiale, che raggruppa le federazioni nazionali riconosciute dai rispettivi comitati olimpici, ed essa stessa riconosciuta dal CIO, riconosce solo I seguenti 4 stili di karate della lista:[12]

Nippon Kempo

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Il Nippon Kempo è un’ arte marziale giapponese estremamente completa e di moderna concezione, codificata nel 1932 dal maestro Sawayama MASARU.

Pur essendo una disciplina profondamente legata alla tradizione del budo giapponese, la stessa si caratterizza per l’ adozione di dinamiche e di modalità di allenamento che non disdegnano il ricorso alle più moderne metodiche di allenamento.

Il sistema prevede lo studio di tecniche di percussione portate sia con gli arti inferiori che superiori (calci, ginocchiate, pugni e colpi a mano aperta); tecniche di proiezione mediate dallo judo e tecniche di leve articolari e tecniche indirizzate alla lotta.

La particolarità del Nippon Kempo è l’adozione di un particolare corredo di protezioni per il capo e per il busto che consentono ai praticanti di scambiare a contatto pieno, senza soluzione di continuità, in maniera estremamente realistica, salvaguardandone però l’incolumità.

Proprio per il suo realismo e per la sua efficacia il Nippon Kempo è praticato quale sistema di combattimento disarmato dai membri delle “Forze di Difesa del Giappone“.

Il Nippon Kempo può essere praticato da tutti non richiedendo particolari doti fisiche ed è una soddisfacente risposta sia per chi cerca un modo per tenersi in forma sia per chi ricerca un buon sistema di difesa personale, sia infine per chi è interessato allo studio delle arti marziali giapponesi.

È possibile a qualsiasi età praticare il Nippon Kempo, è un ottima attività motoria per bambini e adolescenti in quanto favorisce un armonico sviluppo psico-fisico. Il Nippon Kempo sviluppa i movimenti naturali del corpo e li disciplina in precisi schemi senza costrizioni o inibizioni per tale motivo può essere praticato anche in etá avanzata. Questa disciplina marziale infatti allena l’intero apparato muscolare e articolare contribuendo ad uno sviluppo proporzionato di tutto il corpo; la schiena si rafforza e le articolazioni diventano maggiormente flessibili con specifici esercizi eseguiti in presenza di istruttori certificati.

Iaido

In Us Acli vi sono  gruppi di praticanti del Setei IAI del Musoshinden Ryu e Koden Enshin Ryu”.

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Muso Shinden ryu
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Lo iaidō (居合道?) è un’arte marziale giapponese, influenzata dalla dottrina zen, che trae le sue radici dalle antiche scuole di kenjutsu e iaijutsu frequentate dai buke in genere (ma specialmente dai samurai) e che hanno avuto il loro massimo splendore intorno al XVI secolo.

Lo iaidō è l’arte dell’estrazione della spada, ma letteralmente significa «via (道? dō) dell’unione (合? ai) dell’essere (居? i)». Scopo ultimo di questa disciplina, infatti, è la perfetta ed armonica unione con sé stessi e con l’Universo.

Storicamente, lo iaidō trovava applicazione nei duelli tra samurai dove la morte di uno (o entrambi) i contendenti solitamente avveniva dopo uno o al massimo due scambi. Ovviamente in tali condizioni l’abilità tecnica richiesta era massima ed infatti era altresì possibile che un duello si concludesse anche solo con l’estrazione della spada e il successivo singolo fendente. Ecco quindi spiegata l’importanza fondamentale dell’arte dell’estrazione della spada nella vita del samurai.

Al giorno d’oggi, e a cominciare dalla Restaurazione Meiji, lo studio della katana ha acquisito valore prettamente interiore, come mezzo di indagine del profondo alla scoperta dell’essere, ed è in base a questi presupposti che le koryū di kenjutsu e iaijutsu sono evolute verso il kendō e lo iaidō.

L’essenza dello iaidō è racchiusa nella frase saya no uchi de katsu (鞘の内で勝つ) («vincere [con la spada] nel fodero», vincere senza sfoderare), ovvero avere e dimostrare una conoscenza tale da indurre l’avversario ad abbandonare la contesa ancora prima di averla iniziata. Tale principio è espresso, ad esempio, da Yagyu Munenori nel suo trattato Heihō kadenshō ed esplicitato ne «la spada che dà la vita» (katsushinken).

La disciplina è praticabile sia da uomini e donne, senza limiti di età. La diffusione della disciplina dello Iaido ha molti artefici in Giappone e nel mondo. Tra tutti questi, un ruolo di preminenza organizzativa, e nel numero di praticanti attivi nella disciplina, spetta alla All Japan Kendō Federation che nel tempo ha raccolto ed elaborato l’esercizio pratico di 12 kata seitei-iai ideali per avvicinarsi alla pratica e per approfondirla successivamente. Acquisita la padronanza di tali kata dopo un periodo di pratica variabile, ma comunque dell’ordine del paio d’anni, è possibile approfondire lo studio dei vari stili delle diverse koryū tradizionali, fra le quali la Koden Enshin Ryu la Muso Shinden Ryū.

Muso Shinden Ryu

La spada giapponese è sicuramente l’arma più raffinata. I primi reperti di spade di acciaio giapponesi furono scoperti nelle cripte di pietra del periodo Kofun-Bunka (400 a. C. al 700 d.C.). si presume che la provenienza sia Coreana o Cinese. Le lame ai tempi erano a due tagli e venivano chiamate TSURUGHI o KEN. Intorno all’VIII° secolo un forgiatore di nome AMAKUMI della provincia di Yamato cambiò la fisionomia della lama rendendola curva e a un solo taglio. Questa forma e stile venne chiamato NIPPON TO. La prima
spada curva costruita da AMAKUMI è la KOGARASU (piccolo corvo).
Questo modello di spada veniva usata dai guerrieri a cavallo e venne chiamata TACHI. Il tachi veniva agganciata sul fianco sinistro e con il filo verso il basso, l’unica pecca era la lunghezza che rendeva scomodo l’utilizzo. Un fabbro di quell’epoca, GORO NIUDA MASAMUNE, accorciò la spada e prese il nome di KATANA.
Dal GO-KADEN, manoscritto in cui appaiono le cinque scuole di forgiatura maggiore, che
sono: YAMATO, YAMASHITO, SOSHU, MINO, BIZEN (i famosi tre fabbri che forgiavano le spade con la tecnica SAN-MAI a tre strati uno molto duro e tagliente come parte
centrale, e le due parti laterali più morbide).


Oggi esistono vari periodi di attribuzione per le spade giapponesi:

  • KOTO: periodo della spada antica che va fino al 1596

  • JOKO-TO : periodo precedente al KOTO

  • SHIN-TO: periodo della nuova spada che va dal 1596 al 1781

  • SHIN-SHIN-TO: periodo della nuovissima spada che va dal 1781 al 1876

  • GENDAI-TO: periodo moderno dal 1876 ad oggi
     

Le spade presero vari nomi:
 

  • SHIRA TACHI o TACHI: spade lunghe portate con il filo della lama verso il basso

  • DAI TO : spada molto lunga con il taglio verso l’alto

  • KATANA: spada più corta portate con il taglio verso l’alto

  • WAKIZASHI: satana ancora più corta portata insieme alla satana

  • TEN TO: coltello

  • AIKUCHI: pugnale

  • KOGATANA: stiletto

  • IAI TO: spada da allenamento non in acciaio ma di zama e non affilato.
     

La spada è l’anima del Bushi. Il Bushi non si separa mai dalla sua spada.
Le scuole fondamentali e più conosciute sono:


  SHINTO RYU fondatore dell’O Shinto Ryu fu Iizasa Choisai Ienao (1387-1488).
     Lasua scuola fu chiamata Tenshi Shoden Katori Shinto Ryu.
 CHUJO RYU fondatore dello Chujo Ryu fu Chujo Nagahide.
 KAGE RYU fondatore del Kage Ryu fu Aizu Hyuga no Kami Iko (1452-1538).
 HOKY RYU fondatore Katayama Hoki no Kami Hisayasu
 MUSO JIKIDEN EINSHIN RYU o HASEGAWA EINSHIN RYU Hasegawa Chikara-no-Suke Hidenobu (Eishin).
 TAMIYA RYU fondatore Shinsuke, Tamiya Heibee Shigemasa
 SHINKAGE RYU
 OMORI RYU fondatore Omori Rokuro Saemon Masamitsu
 JIGEN RYU fondatore Togo Shigekura (1561-1643)
 MUSOSHINDEN RYU fondatore Nakayama Hakudo
 NITEN ICHI RYU fondatore Miyamoto Mushashi (1584-1645)

Storia


Si dice che l’origine dello iaido sia da porsi nell’ultima fase dell’epoca NARA (710-794),oppure all’inizio dell’epoca HEIAN (794-1185), ma in generale si può dire che una tecnica della spada fu inventata solo nell’epoca SENGOKU (1477-1568)

La tradizione vuole che la prima formulazione dello iaido sia da attribuire a Hayashizaki Shinsuke Shigenobu verso il 1542. Nato nella antica provincia di OSHU, SHIGENOBU pregava HAYASHIZAKY MYOJIN SHRINE in TATOKA-CHO, Prefettura di YANAGATA.
Grazie ad una rivelazione egli divenne padrone di una superba verità riguardante la natura dello IAI. Egli schematizzò l’Arte come Arte Marziale Indipendente e le diede la denominazione di HAYASHIZAKI RYU o SHIGENOBU RYU o SHINMUSO RYU O
JUSHIN RYU.
Dopo la sua morte fu universalmente considerato come il Fondatore ed il Genio creativo
dello IAI.
Dopo la sua morte la scuola proseguì con Tamiya Taira-no Hyoe Narimasa che fu il maestro Tokugawa Ieyasu, Hidetada e Iemitsu. Nagano Murakusai Kinro, 3 ° Sokei, succederà a Tamiya Narimasa poi Numo Gumbei Mitsushige, 4 ° Sokei, Arikawa
Shozaemon Munetsugu, 5 ° Sokei, Manno Danuemon Nobusada, 6 ° e Sokei.
Shinsuke, Tamiya Heibee Shigemasa ha fondato il Tamiya-ryu , stile che è favorito dal consenso dello Shogun poiché uno dei discendenti di Shigemasa, Narimasa insegna lo Iaido a Tokugawa Ieyasu.


Il 7 ° Sokei fu Hasegawa Chikara-no-Suke Hidenobu (Eishin). Egli studia Hayashizaki Ryu sotto la direzione di NobuSada, a Edo, durante il periodo Kyoho (1716-1735) e fu un rinomato maestro dell’arte della spada. Raffinò le tecniche e introdusse nuove tecniche, e da un nome nuovo alla stile :Muso Jikiden Eishin Ryu. O Hasegawa Eishin-ryu.

Verso il 1688, il 9 ° Sokei, Hayashi Rokudayu Narimasa, è stato il vassallo YamanouchiToyamasa, 4 ° Hanshu, governatore della provincia. Egli studia, Muso Jikiden Eishin Ryu,durante il suo soggiorno a Edo, sotto la direzione di Arai Seitatsu, 8 ° Sokei e nello stesso tempo studia il Shinkage Ryu sotto la direzione di Omori Rokuro Saemon Masamitsu (ha creato la scuola OMORI RYU costruito tramite la conoscenza dell’Eishin-ryu e dei Kata della scuola di Kenjutsu del Sinkage-ryu e con l’ulteriore aiuto del Seiza del saho (etichetta) del Ogasahara-ryu. Omori Rokuro Saemon Masamitsu insegna a Hayashi Morimasa che più tardi lo integrerà nel Muso Jikiden Eishin Ryu (serie Shoden Omori Ryu). Queste diverse scuole o stili (Ryu, Ryuha) sono raggruppati sotto il nome di scuole antiche o Koryu. Dopo l’insegnamento dell’11 ° Sokei, ci sarà uno scisma che darà vita a due scuole: Shimomura-ha et Tanimura-ha. Dopo la rivoluzione Meiji nel 1868 il 10 ° Sokei du Shimomura-ha fu Nakayama Hakudo Sensei. Egli studia Muso Jikiden Eishin Ryu, nella provincia di Tosa, sotto la direzione di Hosokawa Yoshimasa, 15 e Soke (Shimomura-ha) e sotto quella di Morimoto Tokumi, 17 e Sokei (Tanimura-ha). Con l’interdizione di portare la spada (1876), lo Iaido si sviluppa tramite Nakayama Hakudo che crea il Musoshinden-ryu nel 1933.

Koden Enshin Ryu

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Koden Enshin Ryu Kumiuchi Kenden 古传圆心流组讨剱传

 

Koden Enshin Ryu(leggendario o antico Enshinryu)  è una scuola di scherma che ha avuto origine come Hyoho Kumiuchi Kenden Enshin Ryu, che era una combinazione di kenjutsu e jujutsu creato da Inukami-No-Shogen Nagakatsu), fondato dalla guardia imperiale giapponese da un giudice con il nome di Hayami Nagato-No-Kami nel Sengoku-jidai (il periodo della guerra civile, attorno al 15° secolo - 1520).

Il punto di distinzione di questa scuola sta nell'uso di ohdachi-o-dechi (nodachi, lunghissima spada, usata proprio in quel periodo per falciare i cavalli o distruggere più avversari) ed è la fusione tra il kenjutsu  (arte della spada) e il jujutsu (combattimento). Inoltre esso rappresenta il meglio del combattimento marziale e dell'uso di armi quali: sojutsu (lancia), bo-jutsu (bastone), naginata  (alabarda), hojo (legacci per tecniche di immobilizzazione in uso alla polizia), suemonogiri (taglio del bambù) e un affascinante antico stile di iai-jutsu (estrazione della spada). Soke Fumon Tanaka è juiju-ichinin, il solo e unico successore di questa scuola fino ai giorni nostri.

Honmon Enshin Ryu Iai Suemonogiri Kenpo 本门圆心流居合据物斩剣法

 

Enshin Ryu Iai Suemonogiri Kenpo è l’arte della spada fondata da Shobe Kobashi, che ha unito Munen Shinto Ryu con Koden Enshin Ryu nel periodo Edo Bunsei di inizio 19 ° secolo, e completato da Nichikan Kobashi nel periodo Taisho nei primi anni del 20° secolo, integrando i punti di forza di otto scuole.

 

Il taglio della  paglia o bambù con la spada non era un atto per testare la lama, che sarebbe stato considerato come un insulto al fabbro che ha firmato le sue spade ma l’equivalente di una  firma come un pittore firma la sua opera d'arte. Un alto livello di taglio dimostra la natura del guerriero: "Bushi No Seishin" o "Bushi No Meiyo". Nella scuola di Enshin ryu, il bambù è in equilibrio su un supporto. Il bambù non è "legato" o "impalato", come in altre scuole. Questo taglio è il più difficile da eseguire. I tagli vengono catalogati da  Soke Tanaka in: Hinnin-giri: taglio di 'basso' (quelli che non sono umani) da parte dei briganti (sanzoku) o dei pirati (Kaizoku). Hinnin era la casta più bassa delle 5 caste della base gerarchica del Giappone feudale: Guerrieri o Bushi,( commercianti o imprenditori oggi), Nogyo, i contadini,  Eta, conciatori e tutti quelli che ha gestito la morte degli animali Sono i pirati e briganti che legavano le persone e praticavano il taglio su di loro, non i samurai! E 'per questo motivo che il clan Tanaka continua a porre il bambù attentamente bilanciato, simile a una testa di persona che è sempre in movimento alla ricerca dell’ equilibrio sul collo! Midori Sensei dice che: "lo studio delle arti marziali segue 5 modi in Giappone:

1.   Tendo, la via del cielo

2.   Chido, la via della natura terrestre

3.   Jindo, abitudini e tradizioni umane

4.   Shinto, la via degli dei

5.   Butsudô, la via del Buddha

 

Ma la vera religione dei samurai è Shinsenkyo: Shin = kami = dio, Sen = Sennin = l'asceta delle montagne e kyo per il percorso. Ciò significa che la formazione dei modi della natura divina è fatto come un recluso per un guerriero e il modo in cui ci porta a volte a: Tarari, (Ta = tanoshi, Ra = KOSO, Ri = Sato), il "villaggio della gioia", che rimane in ognuno di noi.

 

SOKE FUMON TANAKA

Nasce nel 1943, si avvicina alle arti marziali, iniziando a imparare il Ken dô all’età di tredici anni e da allora è praticante marziale. E’ un’autorità nelle arti marziali tradizionali in Giappone e ha pubblicato molti libri in materia. Nel 1988 si recò in Francia con la delegazione di Nihon Budô selezionata dal Ministero dell’educazione e dall’ Ente degli Affari Culturali. Da allora è stato invitato spesso a insegnare in Germania, Italia, Inghilterra, Francia, Danimarca e Svezia.
 


TITOLI E LICENZE POSSEDUTE
 

  • Hanshi kobudô, 8°dan

  • Jûjutsu (kumiuchi hyôhô yawara-no-jutsu), 7°dan

  • Kyôshi battôjutsu, 7°dan

  • Kyôshi iai suemonogiri kenpô, 7°dan

  • Bôjutsu moderno, 5° dan

  • Kendô moderno, 4° dan


TITOLI E LICENZE DI HANSHI BUDO TRADIZIONALE
 

 

  • Koden enshin ryû kumiuchi kenden 11°sôke

  • Kukishin ryû bujutsu 19°sôke

  • Honmon enshin ryû iai suemonogiri kenpô 4°sôke

  • Tenshin hyôhô sôden kukamishin ryû 19°sôke

 

  • Kotô ryû delegato sôke

  • Schindô tenshin ryû toritejutsu delegato sôke

  • Hontai takagi yôshin ryû jûjutsu delegato sôke

  • Asayamaichiden ryû taijutsu delegato sôke

  • Shinden fudô ryû delegato sôke

  • Bokuden ryû jujitsu koshinomawari delegato sôke

  • Kôga ryû ninjutsu

  • Iga ryû ninpô

  • Ex direttore della Dainihon-Butokikai

  • Consigliere permanente della Zennihon-Budô-Sôgôrenmei

  • Presidente della Nihonkoden-Fûshimusôkai

 

 

In Italia viene promulgato da col nome KODEN ENSHIN RYU GSB HA

 

GIACOMO SPARTACO BERTOLETTI

 

 

Inizia la pratica “marziale” a 12 anni con la lotta greco-romana e la scherma [fioretto]. Inizia il karate Shokukai, che si evolverà in Sankudo e Sankukai con il M° Jean Michael Baroche, una delle prime cinture nera del M° Yoshinao Nanbu nel 1960. Pratica judo e kendo, ma soprattutto ju jitsu d’estrazione giapponese Yoshin Ryu.
Praticherà anche Shotokan nella scuola del M° Hiroshi Shirai [yudanshakai] e Masaru Miura.
Nel 1976, con la fondazione e presidenza della WJJF [World Ju Jitsu Federation] con Soke Robert Clark, inizia iSoke Saburo Minaki suoi lunghi viaggi in Giappone ed entra nella scuola Hontai di Saburo Masanori Minaki, 17° Soke Saburo MinakiPatriarca, grazie ad una presentazione di Sō Shihan Eiji Ogasahara dove rimarrà sino alla morte di Soke Minaki [1986].
Riceve il 7° dan Kyoshi nel 1984 dallo stesso M° Saburo Minaki, dove si allenava anche, in segreto, Soke Fumon Tanaka [Nippon Koden Kobudo].

Nel 1997 gli viene concesso l’ottavo dan da Soke/Sosai Kunio Tatsuno della Sheshinkai di Osaka.
Nel 2004 gli viene rilasciato il 9° dan dal Presidente della JJIF, Paul Hoglund.
La sua carriera culmina nel 2005 con la consegna, il 25 aprile a Venezia, del titolo di 5° Shike della Scuola KODEN ENSHIN RYU Honmon ENSHIN RYU-BUJUTSU, titolo onorifico, dinastico che pochi occidentali hanno potuto ottenere.

 

BATTO DO
 

L’arte del taglio con la spada giapponese. Una pratica che va a completare il percorso dello iaido, con la consapevolezza della parte finale della pratica, il colpo e taglio. La pratica viene eseguita con una spada affilata chiamata Shinken, le spade come sappiamo sono diverse e tante, con caratteristiche di peso, bilanciamento, lama, forgiatura e costi assolutamente differenti per tipo e per qualità. Il taglio viene eseguito dal praticante, dopo la conoscenza del maneggio e della parte spirituale che lega il praticante all’arma, su fascine o pezzi di bambù di diverso diametro.

GOSHIN DO

La parola goshin è composta da go, tradotto come “proteggere” o “difendere” e shin, tradotto come “corpo”, “sè”, “uomo”, quindi tradotto è “la via della difesa dell’uomo”. Il maestro Tokitsu afferma nel suo libro “Lo Zen e la via del Karate” che il goshin-do ci possa fornire un valido
corrispettivo del budo nella vita sociale contemporanea.

Il Goghin-do è un viaggio nell’interpretazione della nostra Arte Marziale il Karate-do è una nuova forma di approccio alla “difesa personale”.

La pratica del Goshindo diviene così strumento di comprensione e di “Verifica” delle tecniche del Karate-do.

Spostamenti in diverse direzioni, leve, prese, studio degli atemi, questo è Goshindo. Goshindo è studio, è applicazione anche con l’ausilio di kata espressamente e sapientemente elaborati, kata che riguardano la difesa personale.

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